
Sappiamo già che l’ossidazione anodica dell’alluminio è un processo che interessa tanti settori, dalla meccanica all’elettronica fino all’aeronautica, e che consiste nella trasformazione superficiale dell’alluminio in ossido di alluminio. E che i principali scopi consistono nell’aumentare la resistenza alla corrosione e all’usura, e nel conferire un buon aspetto estetico e una maggiore durezza della superficie. Ma oltre a questo, può essere utile approfondire anche altri aspetti, tra cui i tipi di anodizzazione e l’importanza della scelta dell’alluminio.
Una cosa importante da sottolineare, poi, è che non tutti i tipi di alluminio sono adatti per il processo di anodizzazione. L’ossidazione anodica dell’alluminio, infatti, è un processo sensibile alla qualità e alla tipologia di lega utilizzata per la realizzazione degli oggetti da trattare. Elementi determinanti per il buon esito del trattamento sono, ad esempio, lo stato termico e la composizione uniforme di una lega. Per cui è opportuno rivolgersi a fornitori qualificati che siano in grado di assicurare il materiale più adatto all’anodizzazione.
quella solforica, ottenuta da bagni all’acido solforico;
quella cromica, ottenuta da bagni all’acido cromico;
quella dura, che si caratterizza per bagni all’acido solforico con specifici parametri di lavoro;