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Come funziona il processo di satinatura chimica?

 satinatura chimica

In ambito industriale e, più precisamente, nel settore metallurgico, la satinatura chimica è uno dei trattamenti superficiali dell’alluminio più comuni. La sua funzione consiste nel conferire al metallo un aspetto omogeneo ed una finitura opaca o semi-lucida, rimuovendo difetti e residui di lavorazione.

Il processo di satinatura chimica dell’ alluminio avviene immergendo il materiale in un’apposita vasca, riempita con soda caustica a temperatura elevata. Si tratta di una lavorazione delicata, che richiede la presenza di un operatore altamente specializzato, al fine di individuare i tempi corretti di immersione. Immergendo troppo a lungo il materiale, infatti, si rischia di rovinare la superficie. Al contrario, tempi di lavorazione troppo brevi non consentono di ottenere il risultato desiderato, in termini sia estetici che qualitativi. Il metallo, difatti, non raggiungerebbe quell’aspetto compatto tipico dei satinati.

I campi di applicazione della satinatura chimica sono molteplici. L’utilizzo di alluminio satinato è assai comune nell’arredamento di design, nell’industria meccanica, nell’edilizia e, in generale, in tutti quei casi in cui si vuole offrire un prodotto dalla superficie pulita, morbida e, dunque, priva di imperfezioni. Numerosi oggetti di uso quotidiano presentano parti realizzate con alluminio sottoposto a satinatura chimica . Pertanto, è compito dell’azienda addetta al trattamento superficiale dei componenti riuscire a fornire un prodotto perfettamente liscio, senza residui, difetti estetici e/o impronte digitali visibili.

A chi rivolgersi per questa particolare lavorazione dell’alluminio? Nelle province di Milano, Bergamo, Verona e Torino, opera da anni la ditta L’ANODICA snc, specializzata in vari trattamenti dell’alluminio ( termici, galvanici, superficiali, ecc..), eseguiti in tempi rapidi e con grande cura e professionalità.

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